lunedì 11 febbraio 2008

esito incontro 5 gennaio 2008 rinnovo contratto

Ecco il testo unitario inviato alle sedi Il 28, 29 gennaio a livello di segreterie nazionali e il 5 febbraio in delegazione plenaria, si sono tenuti i previsti incontri con Confcommercio per il rinnovo del CCNL TDS. Gli incontri non hanno prodotto risultati positivi, poiché Confcommercio ha, di fatto, anche se con sfumature diverse, confermato quanto espresso negli incontri tenutisi il 21 e 22, vedasi ns. circolare del 23 gennaio. In sostanza Confcommercio ha ribadito che i costi del contratto debbono essere recuperati attraverso un incremento della produttività, flessibilità e derogabilità in pejus al contratto nazionale e alla contrattazione di secondo livello. In sostanza i miglioramenti che noi abbiamo chiesto su una serie di istituti contrattuali per ridurre la precarietà ed estendere diritti debbono essere riequilibrati peggiorando norme esistenti nel CCNL 2004. Il loro obiettivo inoltre è quello di prevedere regole certe ed esigibili dal CCNL riducendo quindi il ruolo del secondo livello di contrattazione. Hanno confermato quindi la loro impostazione su contratti a termine, part-time (vedasi documenti inviativi il 23 gennaio) apprendistato, malattia, orario di lavoro, bilateralità, diritti sindacali, domeniche/festività. A questi temi, Confcommercio ha aggiunto la previdenza integrativa, sostenendo che se si vuole aumentare la platea degli aderenti, è necessario ridurre la percentuale dell’1,55% a carico delle imprese. In merito al salario hanno precisato che, sulla base di quanto previsto dall’accordo del 23 luglio 2003, l’incremento salariale che scaturisce dai loro calcoli porta a 55 euro a regime nel biennio e che occorre colmare la differenza tra la nostra richiesta e i loro calcoli recuperando i costi da qualche altra parte. E’ evidente lo scarto che vi è tra le dichiarazioni effettuate nei mesi scorsi sulla stampa, quando ad esempio hanno affermato che il salario non era un problema o che il CCNL doveva essere rinnovato in tempi brevi e quanto in realtà dichiarato al tavolo della trattativa. I Segretari Generali Nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno ribadito che non vi può essere alcuno scambio tra incremento salariale e produttività poiché compito del CCNL è recuperare il potere d’acquisto dei lavoratori e la produttività è tema del secondo livello di contrattazione. Hanno poi precisato che è inaccettabile la filosofia che Confcommercio ha espresso sul recupero dei costi e che per Filcams, Fisascat, Uiltucs, il CCNL deve trovare un equilibrio tra il ruolo del contratto nazionale, la contrattazione di secondo livello, le nostre richieste con la disponibilità a valutare loro eventuali esigenze. Chiarite le rispettive posizioni, l’incontro si è concluso con l’auspicio che una discussione di merito sui singoli aspetti possa produrre risultati postivi. Il confronto, in sede di delegazione trattante ristretta ( 7 persone per ogni organizzazione sindacale) è stato aggiornato a lunedì 11 febbraio al pomeriggio, 12 e 13 febbraio. Viste le distanze tra le nostre richieste e la contro piattaforma che Confcommercio ha presentato anche sul salario e a sostegno delle trattative, le Segreterie Nazionali, congiuntamente alla delegazione nazionale trattante, hanno deciso: la riconferma dello stato di agitazione e le iniziative a suo tempo decise, attivi unitari nei territori e/o regioni per coinvolgere le delegate e i delegati sul negoziato; una campagna capillare di assemblee per informare le lavoratrici e i lavoratori sullo stato della trattativa, la proclamazione di un’ulteriore giornata nazionale di lotta da effettuarsi VENERDI 21 MARZO in occasione delle festività Pasquali. Successivamente le Segreterie Nazionali decideranno l’iniziativa o le iniziative che si terranno in quella giornata.

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