giovedì 3 gennaio 2008

articolo trovato su gdo news

Carrefour: puntando tutto sui GS e DiperDi condanna i dipendenti degli Iper
La telenovela sulla vendita degli 11 Ipermercati Carrefour si arricchisce di nuovi dettagli informali: sembra che le persone che verranno messe in mobilità dal colosso francese saranno 1200. Tantissimi davvero, e per il Sud Italia sarà un vero e proprio contraccolpo economico che avrà ripercussioni anche sull’economia locale. Le voci sugli acquirenti sono sempre le stesse, Leclerc ma circolano anche voci relative all’imprenditore calabrese Tonino Gatto che comprerebbe diverse strutture ex Carrefour, cosa che, se veritiera, assieme all’acquisizione dei Lombardini in Veneto da parte di Aspiag, porterebbe il gruppo Despar, ma soprattutto la Supercentrale Centrale Italiana, ad aver quote di mercato irraggiungibili . In ogni caso la volontà del colosso transalpino è chiara: puntare tutto sul format Super e Superette. Perché affermiamo questo? Al di là dell’intuizione, pare esistano rapporti, trattative in corso tra GS ed un gruppo del Sud con una logistica avanzatissima, per porre in essere le base di un accordo che potrebbe essere il seguente: questo gruppo, di cui non vogliamo fare il nome, darebbe supporto logistico al gruppo milanese di proprietà francese per rifornire tutti i Supermercati GS e DiperDì del Sud Italia, ad oggi un grande problema; dall’altro lato si potrebbe pensare a congrue dazioni di danari a fronte di questo supporto logistico che in effetti è da considerare avanzatissimo , ma anche sinergie di altro genere, come alleanze sugli acquisti oppure offerta a prezzi davvero politici di strutture dell’oramai ex Carrefour. Così il panorama sarebbe il seguente: vendita degli Ipermercati del Sud, mantenimento di quelli al Nord ( per ora), sviluppo e potenziamento del format Super puntando alle medie dimensioni ( 2000-3000 mq) che ad oggi pare siano quelle a miglior rendimento. Alleanze con altri gruppi alimentari rivolte allo sviluppo dei medesimi format ed eventuali acquisizioni di strutture idonee a tale progetto. Per questo continuano a girare le voci di acquisto di una trentina di PdV appartenenti al Gruppo Nuova Distribuzione. Ma queste sono sempre le solite voci.
Pubblicato Domenica 9 Dicembre 2007 alle 23:11

commentate pure perchè qui più passa il tempo e più ci boigottano

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